
Un nuovo laboratorio: il potenziamento cognitivo
I bambini e i ragazzi con disturbi dell’apprendimento che hanno una fragilità del sistema attentivo esecutivo, spesso presentano difficoltà nel gestire le proprie emozioni, controllare i loro impulsi, sopprimere i pensieri irrilevanti; hanno difficoltà a gestire la frustrazione e possono presentare anche difficoltà relazionali, ma soprattutto hanno difficoltà ad imparare se non coinvolti e motivati in maniera adeguata. Il nostro sistema attentivo esecutivo è allenabile attraverso degli appositi training che creano quelle connessioni che gli permettono di ristrutturarsi”.
Prof. Francesco Benso
Studiare e imparare sembrano attività naturali, che tutti noi, chi di più chi di meno, abbiamo affrontato. Ma quali abilità cognitive sono in gioco per poter studiare e quindi apprendere? Davvero tante.
Uno studente per poter studiare deve “utilizzare” abilità cognitive come pianificazione, memoria a breve termine (visiva e uditiva), memoria di lavoro (verbale e probabilmente visuo-spaziale), attenzione (sicuramente visiva e probabilmente uditiva), inibizione, switching, updating, flessibilità cognitiva, problem solving e forse anche ragionamento astratto; in molti casi è necessaria anche un buon controllo emotivo per evitare che emozioni come la rabbia o la gioia influenzino negativamente l’apprendimento.
Questi stessi processi cognitivi sono coinvolti anche in moltissimi compiti che tutti noi eseguiamo quotidianamente, come ad esempio giocare, guardare un film, scrivere una mail o mandare un messaggio su WhatsApp, in altre parole in tutte quelle attività che ci permettono di stare insieme agli altri, di divertirci o di imparare.
Può succedere che tali abilità cognitive siano un po’ carenti per svariate ragioni e allora anche stare insieme agli altri, divertirsi e, soprattutto, imparare diventa più difficile.
Per questo motivo risulta importante potenziare sin da piccoli e allenare, laddove ce ne fosse bisogno, le Funzioni Esecutive.
Le Funzioni Esecutive sono proprio le abilità necessarie per programmare, mettere in atto e portare a termine con successo un comportamento finalizzato a uno scopo, come ad esempio organizzarsi per affrontare un compito, pianificare i passi per risolvere un problema, controllare che ciò che stiamo facendo ci stia portando verso il raggiungimento del nostro obiettivo, cambiare qualcosa in una procedura che stiamo mettendo in atto man mano che si aggiungono nuove informazioni.
Esse entrano maggiormente in gioco quando affrontiamo compiti nuovi, infatti sono delle funzioni che ci consentono di integrare le varie informazioni e supervisionare le azioni che facciamo per conseguire il nostro scopo: possiamo definirli processi cognitivi di “alto livello” poiché coordinano e integrano tutte le altre funzioni cognitive come la percezione, la memoria e le elaborazioni che avvengono in altri domini della mente come il linguaggio o la matematica. A questo punto è facile immaginare come carenze delle funzioni esecutive comportino delle conseguenze negative nelle attività di apprendimento di bambini e ragazzi.
Il Potenziamento Cognitivo, nuovo laboratorio proposto da “…IN VIAGGIO VERSO L’AUTONOMIA”, è un vero e proprio allenamento delle Funzioni Esecutive Attentive e degli apprendimenti in generale: lettura, scrittura e calcolo. Attraverso l’uso del corpo, e non solo, ci si propone di rinforzare queste abilità attraverso “stress” attentivi esecutivi crescenti, ricordandoci di tarare continuamente le attività per evitare l’automatizzazione delle risposte e mantenere attivata l’attenzione.