Dona il tuo 5×1000 per i V(n)ostri ragazzi
Con il ricavato si attiveranno dei corsi gratuiti di recupero / potenziamento durante i mesi estivi.
CF 01778280444
IL MONDO Soc. Coop. Soc
ORARI
dal lunedì al venerdì
dalle 8.00 alle 13.00 dal 24 giugno al 26 luglio 2024
Laboratori didattici
• Metodo di studio
• Inglese
• Matematica e Geometria
con insegnanti qualificati
Laboratori creativi
Atelier…piccoli sarti
costo 120 € a settimana
Troppe volte si è vittime di un sistema comunicativo che ha mercificato anche la parola, rendendola vuota di carica umana e priva della forza significativa di legame.
La parola deve essere considerata uno strumento percettivo ed emotivo nonché cognitivo,che avvicina le persone pur sottolineandone l’individuale singolarità.
Caratteristica peculiare dell’uomo, quindi, è il linguaggio.
L’apprendimento della lingua viene dunque, prima di tutto, affidato alle relazioni orali:
” parlare insieme” ” parlare con”, “ascoltare/si.
Poi in questa struttura di accoglienza continua della parola dell’altro, si può innestare lo studio grammaticale e sintattico, che trova, così, un suo motivo per esistere ed essere appreso.
Questo è stato il nostro progetto: #NESSUNOSENZAFUTURO!
D’estate non ci fermiamo!
Sono aperte le iscrizioni ai nostri laboratori estivi.
Per informazioni e orari
328/46817742
coopilmondo2003@gmail.com
Ti aspettiamo!
Che cos’è un Centro Pedagogico?
Sicuramente non è, e non diventerà, un “compitificio”!
Il laboratorio didattico “…In viaggio verso l’autonomia” è uno spazio fisico che accoglie i ragazzi e li sostiene nelle loro specifiche fragilità, valorizzando, però, i punti di forza individuali. Tali fragilità non devono essere esclusivamente didattiche, ma possono manifestarsi anche in termini emotivi e relazionali, influenzando negativamente i processi scolastici.
Il nostro centro è stato, quindi, pensato per rispettare i tempi necessari per un apprendimento attivo e per lo sviluppo di relative competenze da parte dei giovani, anteponendo, all’interno di un percorso pedagogico, le strategie individuali di apprendimento alle aspettative e alle esigenze dei genitori — con i quali condividiamo, per altro, speranze e ambizioni.
La presa in carico di un ragazzo è un processo complesso e si sviluppa attraverso la collaborazione tra le principali agenzie educative: scuola – famiglia – pedagogista. Tale corresponsabilità educativa dà l’avvio a un percorso di crescita culturale e formativa che prevede l’acquisizione di un metodo di studio e uno stimolo alla ricerca di soluzioni necessarie per affrontare nuovi compiti, nuove sfide, nuove situazioni nel corso della vita.
Il nostro laboratorio didattico vuole, dunque, essere una comunità educante, che sostiene e accompagna il giovane e la famiglia nel delicato percorso di crescita, in una società che è diventata sempre più complessa.
Una comunità che si definisce” educante” prevede l’insegnamento nelle incertezze, poiché l’incertezza è legata al vivere. Pertanto dobbiamo preparare le giovani menti ad attendere l’inatteso, per affrontarlo.
A tal proposito Edgar Morin scrive:
“Bisogna apprendere a navigare in un oceano di incertezze attraverso arcipelaghi di certezze. Bisognerebbe insegnare dei principi di strategia, che permettono di affrontare l’alea, l’inatteso e l’incerto e di modificare il loro sviluppo, grazie a informazioni acquisite strada facendo.
Non si elimina l’incertezza, si negozia con essa”
Senza valorizzare la competizione, sosteniamo e rinforziamo i nostri ragazzi educandoli alla gestione dell’errore, poiché l’errore fa parte della vita e vivere significa affrontare continuamente il rischio di sbagliare, qualora si prendano delle decisioni.
Riconoscere l’errore e ammetterlo sono requisiti di personalità rispettate, determinate ed equilibrate.
Abbiamo il dovere, inoltre, di preparare i giovani a proiettarsi verso un mondo globale, quel mondo che permetterà loro di costruire una propria identità che rinvia necessariamente al rapporto con gli altri. Il nostro centro, quindi, come luogo dell’ “incontro” formato da ragazzi che si formano, si strutturano e si trasformano.
Tale progetto formativo dovrà includere l’insegnamento alla gestione del conflitto, poiché esso è parte strutturale dell’essere e questa realtà ci costringe a scendere a patti con l’idea che il modo in cui vediamo le cose non è l’unico.
In sintesi: sono certamente importanti le doppie, le”h” le verifiche a scuola ecc…, ma ciò che conta davvero è un sistema educativo condiviso, attraverso il quale il ragazzo possa portare alla luce le proprie capacità, possa riconoscere le proprie passioni, possa affrontare la vita con maggior sicurezza e con spirito critico.
Un’azione educativa, quindi, capace di indicare la via verso un futuro meno incerto, più comprensibile e a portata di mano.
Ecco che cos’è per noi un Centro Pedagogico, o meglio, il nostro Centro Pedagogico… “ In viaggio verso l’autonomia”.
Irene Neroni
Cosa sono i prerequisiti dell’apprendimento?
Sono l’insieme delle condizioni necessarie, per l’apprendimento iniziale e per la successiva acquisizione della lettura, della scrittura e degli altri apprendimenti di base.
Una buona educazione prescolare crea le fondamenta per un adeguato apprendimento della lettura e della scrittura, che sono abilità complesse e fondamentali per partecipare attivamente nella società.
Molti studiosi hanno dimostrato che prima dell’ingresso nella scuola primaria i bambini possiedono molte conoscenze riguardanti la lingua scritta e la matematica e che, nel percorso prescolare, è possibile potenziarle attraverso il gioco, che è la migliore maniera per imparare.
Le abilità che riguardano la capacità di calcolo sono: contare, associare il simbolo grafico al nome dei numeri, accoppiare il numero all’atto di contare, saper riferire quanti oggetti ci sono in un insieme, confrontare insiemi e numeri, seriare…
Le abilità che riguardano l’apprendimento della letto-scrittura sono: le abilità metafonologiche, la discriminazione visiva e uditiva, la memoria fonologica a breve termine, la coordinazione oculo-manuale, la denominazione automatica rapida…
Oltre alle abilità che riguardano in maniera più specifica la letto-scrittura e il calcolo sono fondamentali le abilità visuo-motorie, le abilità attentive e le Funzioni Esecutive.
Le attività proposte a continuazione sono utili al potenziamento di alcuni dei prerequisiti dell’apprendimento.
Buon divertimento!
https://learningapps.org/watch?v=p0yd7nh3a20
https://learningapps.org/watch?v=p40byix4t20
Con la chiusura delle scuole, a causa del COVID-19, quella che inizialmente poteva sembrare una breve vacanza agli occhi dei nostri figli, è diventato un periodo di tempo prolungato e indeterminato che, pertanto, va riorganizzato al meglio. Spetta, dunque, a noi adulti affrontare e riorganizzare la nuova routine casalinga insieme ai nostri bambini e ai nostri ragazzi.
Cercare di accompagnare i figli in questo percorso di riconfigurazione del quotidiano può essere un’occasione di confronto e crescita anche per gli stessi genitori, ci dicono Valentina Di Mattei – professoressa associata di Psicologia all’Università Vita-Salute San Raffaele e psicologa clinica dell’IRCCS Ospedale San Raffaele – e Anna Ogliari, professoressa associata di Psicologia presso il medesimo Ateneo, medico Psicologo Clinico ed esperta in Età Evolutiva.
Senza lezioni e senza attività pomeridiane il ritmo della settimana, normalmente scandita da impegni scolastici e sportivi, viene meno. In questa situazione di impasse, occorre costruire una nuova scansione del tempo e una nuova routine.
“La ricerca della routine, ovvero dell’abitudine, è un’attività che impegna il cervello e che comporta un dispendio di energie fisiche, psichiche ed emotive sia per gli adulti sia per i bambini, ma è essenziale per affrontare l’emergenza nel modo giusto” afferma Anna Ogliari.
Riorganizzare la quotidianità
La professoressa Valentina Di Mattei propone i seguenti consigli pratici:
- stabilire degli orari: programmare l’inizio e la fine delle attività didattiche, capitalizzando la mattina, che è il momento della giornata in cui il cervello è più attivo;
- prevedere dei momenti di pausa, ad esempio a metà mattinata;
- vestirsi in abbigliamento diurno;
- definire il setting, cioè identificare uno spazio dedicato allo studio in casa;
- pianificare le attività didattiche e stimolare la programmazione anche tramite la condivisione con gli insegnanti;
- rinforzare l’uso corretto della tecnologia, vale a dire rendere produttivi, con un giusto equilibrio, smartphone, tablet, computer ecc. per l’attività didattica e sociale;
Occorre, inoltre, sensibilizzare bambini e ragazzi sull’importanza delle norme igieniche: la corporeità è usata per distinguere le relazioni reali da quelle virtuali e il rischio, a volte, è di dimenticarsi di queste semplici norme.
Gli adulti dovrebbero minimizzare potenziali situazioni di conflitto: la convivenza tra genitori in smart working e ragazzi a casa, infatti, potrebbe essere non sempre di facile gestione.
Ricordatevi di essere felici
Personalmente vi consiglio, oltre agli impegni quotidiani, di approfittate di queste giornate per fare tutte quelle attività che di solito, per mancanza di tempo, non riuscite a svolgere insieme ai vostri figli, evitando di trascorrere anche voi gran parte della giornata al telefono, sui social o davanti al computer:
- giocate insieme, cantate, ballate, cercate di divertirvi;
- trascorrete qualche ora, se avete la fortuna di possedere un giardino o un terrazzo, all’aperto facendo attività motorie; se non li avete è sufficiente anche un balcone dove, magari, divertirsi con un gioco da tavola;
- provate a cucinare insieme e assegnate dei piccoli compiti domestici, adatti all’età, ad ogni componente della famiglia;
- leggete un libro, una storia, una favola con i piccoli, riviste o giornali con i più grandi;
- guardate un film che possa piacere a tutta la famiglia;
Mi raccomando gli orari: non permettete che i ragazzi vadano a dormire troppo tardi e si sveglino , di conseguenza, a giorno inoltrato, ma rispettate il più possibile gli orari che avevate prima della quarantena, anche se protestano.
Lasciate, infine, libera la domenica e programmate un’attività speciale in questa giornata.
Semplici consigli che faciliteranno la convivenza e, in futuro, il ritorno alla vita di tutti i giorni, con l’augurio che ciò possa accadere il prima possibile.
Vanessa Spina